Il Palazzo Camponeschi, la cui tipologia risale alla fine del cinquecento, è situato nel
centro storico dell’Aquila, facente parte di un aggregato urbano comprendente la
Chiesa dei Gesuiti, la Sala Giovanni Paolo II, il Convento dei Gesuiti e altri immobili di
proprietà della Curia Arcivescovile.
I lavori eseguiti presso Palazzo Camponeschi hanno comportato in primis opere di
demolizione, che hanno interessato solai in laterocemento sostituiti da nuovi
collegamenti verticali, nonché, tramezzature, partizioni interne e controsoffitti; in seguito, si è
proceduto alla ricostruzione di porzioni di murature di controvento e di spina e, anche,
alla realizzazione della nuova copertura lignea, al recupero di parte della
pavimentazione storica interna e al rifacimento di tutti gli impianti.
Il miglioramento sismico dell’edificio è stato assicurato attraverso l’inserimento di
nuovi tiranti, la bonifica della muratura con la tecnica dello scuci-cuci, l’applicazione
sulle pareti di fasce a doppia orditura in materiale fibrorinforzato per garantirne una
maggiore resistenza, l’iniezione di malta di consolidamento per il rinforzo delle
murature, la realizzazione di un giunto strutturale ai fini del miglioramento della
risposta sismica dell’edificio, il consolidamento delle volte.
Le operazioni di restauro si sono concentrate principalmente nel recupero della volta
decorata dello scalone centrale e nel restauro della scala stessa, nonché di elementi
lapidei, ornie e portali di pregio.
Palazzo Camponeschi, ora sede centrale del Rettorato, della Direzione generale e dell’Amministrazione centrale dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Si trova in quello che era considerato storicamente il cuore politico della Città dell’Aquila stante nell’area la presenza di Palazzo Margherita e del Palazzetto dei Nobili.